dialogo con mezzoba

io: nella mia testa svolazzano parole. non riesco ad afferrarle. evanescenti, cangianti, non riesco a cristallizzarle come se fermarle significasse ridurre ad una sola le loro molteplici sfaccettature.io stessa sono una parola???

lui: Tu per me sei un pensiero più che una parola…Le parole si scrivono, si leggono, si ascoltano…i pensieri sono solo per pochi.

io: quindi come pensiero sono ancora più inafferrabile. vorrei avere una consistenza umana. vorrei essere afferrata, trattenuta,raccontata.

lui: Lo sei per me…spero che per gli altri tu sia carne e spero che tutti sappiano quanto vali…

Ti ho afferrata, ti volevo raccontare, non sono stato capace di trattenerti..

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