pronto soccorso

Pronto soccorso

Aspettano la psichiatra . Due persone distinte , in Loden verde lui, con jeans griffati e borsa in pelle lei. Tra i 55 e i 60 anni. Non so per chi sono qui per i primi tre secondi, poi lei si siede e lui si guarda intorno avviandosi verso l’uscita della sala d’attesa. “ non puoi andare via adesso.” Sto solo qui fuori “ed esce. Lei lo segue . rientrano insieme. Si siedono.

Lui riceve un sms e mentre lo legge lei dice”ho il cuore che mi batte forte, forte.”; all’indifferenza di lui(aggressività passiva che conosco bene) lei risponde con un calcio al suo stinco ,secco ma innocuo. Lui insofferente si alza, va , torna e sorride tra sé e sé. Lei” e che c’è da ridere adesso?”,il tono di lei è più secco e duro del calcio di prima. Lui risponde bofonchiando parole incomprensibili sotto i baffi, lunghi, mascheranti.

Quando lei si lamenta ha una voce dolce, cerca di sedurlo. Lui è rigido…lei è stata male perché lui non è rientrato questa notte . quando non c’è lui vorrebbe almeno che ci fosse qualcun altro a farle compagnia , magari la moglie del suo socio o un collega.” Ma che cosa credi che gli altri non hanno niente da fare?”

“ Con te però lui prende caffé che durano ore e non può venire a trovare una persona malata?”

“Ma non sono ore, sono solo minuti!”

Dopo pochi istanti di silenzio lei lo accusa di botte e minacce.

“Perché lo psichiatra non arriva?”

Mi chiedo a cosa assomiglia la durezza di lei ? quel tono secco assomiglia a qualche comportamento di lui?.

Depressione – violenza – aggressività .

Lui le porge le chiavi della macchina ed esce a telefonare. ha un passo felpato, nonostante le scarpe di cuoio e una mole di oltre 90 kg.

In venti minuti lei si è lamentata tre volte della tachicardia.

Domande banali mi frullano per la testa .lei mostra i sintomi di un rapporto affettivo sbilanciato e insano. Dove comincia a deteriorarsi una relazione? Qual è il punto di rottura di un equilibrio psichico? Dove inizia la precarietà? Quali sono i presupposti dell’-errore-?

Lei cammina in modo poco fluido, forse usa già sostanze psicotrope (psicoattive).

Lei esce, lui la segue. Mi piacerebbe seguirli e non perdermi nulla . forse è stato questo mio scrivere ad indurlo a uscire. Li ho solo sfiorati con lo sguardo.

Incappottato in una sala surriscaldata ,lui bofonchia” forse loro sanno che non possono far nulla”.

Ho alzato lo sguardo cercando quello di lei , l’ho trovato e lei lo ha sostenuto per pochi secondi e anche io. Ho accennato un sorriso un secondo prima che lei abbandonasse il nostro asse, non so se lei lo ha letto.

Lui è immerso in un giornale , legge e ignora ,ignora, ignora, fugge.

Lei si lamenta di bugie che lui contesta

Lui “ma io ti ho chiesto nulla?”

Lei “no”

Lui “non sono un bugiardo”

Lei” tanto ci vai tu dentro perché sei tu che mi hai tolto il cellulare e fatto male al braccio, storto il dito”

Lui insiste per chiudere la conversazione. Si dà del bugiardo “non si può parlare con me, sono un bugiardo!”

Lei “ ma poi tu mi hai detto la verità. Anche questa volta dimmi la verità. Hai venduto la macchina senza dirmi nulla. E mi hai dato solo la metà dei soldi. Senza i miei soldi tu non puoi fare nulla “

Lui “ io te li ho dati, erano tutti”

Lei” no non è vero!”

Lui ha gli occhi sempre puntati sulle pagine del giornale.

La psichiatra è tornata , la chiama, lei entra nella stanza .

Lui lascia immediatamente il giornale ed esce dalla sala d’aspetto.

Al suo rientro pochi istanti dopo riaccende il cellulare . Legge, legge, sembra giocarci, non sembra mandare messaggi. Sta cancellando messaggi scomodi?

Quando lei esce gli dice che il medico le ha consigliato il ricovero. Lui chiede più volte “ davvero Eleonora ti ha detto questo?”

Lei “ vai vai a chiedere! Non mi dà medicine perché dovrei pagarle . non ho soldi per pagarmi una clinica e in quella dove non si paga non ci voglio andare. Lì alla mia amica hanno fatto l’elettrochoc” pausa poi “ tu non ci credi agli psichiatri e io gliel’ho detto che per te vanno bene solo le medicine. Mi hanno detto che devo ricoverarmi per stare tranquilla e così tu durante le feste fai quello che vuoi”

Lui “ ma come ti sei permessa di dire agli altri quello che penso io? E poi non è vero perché io con lei ci avrei parlato.”

Lei “ e allora vai, è li!”

Lui ha esitato poi si è alzato di scatto , ha bussato alla porta della psichiatra , è entrato chiudendo la porta alle sue spalle così in fretta da lasciare la coda del suo cappotto bloccata nella porta e dicendo “ e adesso parlo io!!”

Quando è uscito dopo 15 minuti lei gli ha detto “ cosa le hai detto in un’ora?”

Lui “ io non dico agli altri le cose mie e poi era meno di un’ora.”

Gli altri per lui in quel caso erano “ lei” , ancora una volta aggressivo. Mi è sembrato odioso, devo ammetterlo.

Lei insiste “ di cosa avete parlato?

Lui “ ehm ehm di cosa bisogna fare…”

Lei “ io mi sento male a stare qui, mi hanno detto che mi devono dare un foglio…io mi sento male qui, fa qualcosa tu! Ora chiedi vai cerca visto che la baracca la porto avanti io. Sono malata lo vuoi capire?, non posso pensare a tutto io.”

Lui le obbedisce , chiede cerca sparisce. Dopo qualche minuto anche lei cerca va sparisce.

Vero falso

Malato sano

Vittima aggressore

Amore disamore

Amore odio

Potere volere

Attenzione Disattenzione

Negazione Affermazione

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