Elogio dei sogni
In sogno
dipingo come Vermeer.
Parlo correntemente il greco
e non soltanto con i vivi.
Guido l’automobile,
che mi obbedisce.
Ho talento,
scrivo grandi poemi.
Odo voci
non peggio di autorevoli santi.
Sareste sbalorditi
dal mio virtuosismo al pianoforte.
Volo come si deve,
ossia da sola.
Cadendo da un tetto
so cadere dolcemente sul verde.
Non ho difficoltà
a respirare sott’acqua.
Non mi lamento:
sono riuscita a trovare l’Atlantide…
Mi rallegro di sapermi sempre svegliare
prima di dormire.
Non appena scoppia una guerra
mi giro sul fianco preferito.
Sono, ma non devo
esserlo, una figlia del secolo.
Qualche anno fa
ho visto due soli.
E l’altro ieri un pinguino.
Con la massima chiarezza.
Wislawa Szymborska
(tratto da :“La gioia di scrivere” ed. Adelphi)
la Szymborska ha la gioia di scrivere, tu quella della “visione”, Lalla !
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a me piace guardare, e mi piace focalizzare la mia attenzione su una parte del tutto.
sono contenta che tu lo avverta.
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guardare i tuoi pensieri è come sorridere felici
dopo aver ritrovato qualcosa di personale che avevi smarrito….
P.
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felice di farti sorridere felicemente!
🙂
p.s.:
hai scoperto che sono una ladra….ahahah
un sorriso per te.
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