perdonate se, alle volte, lei
dimentica il suo straziante legame
con le acque torbide e le cavità vuote
e stupidamente s’illude
di avere il diritto di esistere
perdonate l’inerte rancore di un ritratto
quando la voglia lontana di pulsare
si scioglie nei suoi occhi di carta
perdonatela quando il rosso fluire di luna
scivola lungo la sua bara
e i profumi inquieti della notte
agitano il sonno millenario del suo corpo
perchè è frantumata nell’intimo
ma i suoi occhi bruciano ancora
dall’immagine degli atomi di luce
e i suoi capelli futili
tremano inconsolabili
ai penetranti respiri dell’amore
oh voi intimi amici
delle finestra spalancate nella pioggia
perdonatela,
perdonatela, perchè è assediata
perché le feconde radici della vostra vita
penetrano nel suo nostalgico terriccio
e con perfidi tocchi di invidia
gonfiano il suo ingenuo cuore
nell’angolo stretto del suo seno
…era frantumata nell'intimo, la grande signora della poesia, ma andava assolutamente perdonata e salvata.
Grazie Lalla
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la sua poesia è straordinaria. va letta e riletta. è facile amarla. lei è già salva.
grazie gqc
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come è possibile perdonare chi in propria difesa ha il suo agire
vorrei dirle di ribellarsi e gridare all'ingiustizia nella consapevolezza di avere il diritto di esistere.
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…certo che era già “salva” !
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