Mi piace immaginare che lungo il
binario c’è un treno che alla fine
arriva e s’arresta dolcemente nello
stridore di un linguaggio parlato da
due esseri che si aspettano da una
stessa lontananza e s’incrociano alla
vigilia di una rinascita dopo essersi
accuratamente cavalcati su infiniti
condizionali.
Samira Negrouche
da : Jazz degli Ulivi
traduzione di Anna Urselli
Poiesis editrice