Wherever

Wherever I lay my TAB that’s my home!

Libera interpretazione di una canzone di Marvin Gaye che ho conosciuto e cantato nei mitici anni ’80 nella versione di Paul Young.

7 pensieri riguardo “Wherever

        1. No, buio, completo.
          Ascolto a sprazzi.
          L’ultimo sprazzo, proprio i giorni scorsi, è stato sul jazz swing-be bop. Mi piace tanto e, combinazione, ho sentito sabato – coincidenze – in un pub simpatico un quartetto con una cantante formidabile.
          Ascolta questo e pensami: https://www.youtube.com/watch?v=LKXvMbAKAmY
          So che poi potresti smettere di amarmi, ma non posso esimermi dal correre il rischio.
          (Il tuo delizioso paesino resiste ancora a frane, incendi, terremoti, stupri, rifugiati dell’est-sud-ovest…?)

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          1. Vado ad ascoltare fiduciosa il brano da te scelto. Tutto bene allo sprofondo, anche se confesso di essere in città in questo momento, tra schiamazzi, rumori molesti, smog e il mio amato Wi-Fi.
            Giammai smetterò di amarti!

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