L
È la lettera del librarsi e liberarsi, della lucidità davanti al dolore.
È il liquido allontanarsi del linguaggio verso la lingua dei folli che ci slega.
È la lettera letta lentamente dall’inizio alla fine.
A
È la lettera dello stupore, la vocale che fa schiudere le labbra.
Quella del respiro e del sollievo.
Così araldica. Una torre sbarrata, un triangolo dalla base vuota.
Di Antonella Anedda da Il catalogo della gioia. Ed. Donzelli Poesia
Sono Lalla e dunque mi libro e respiro il lucido sollievo dal dolore, slegata e stupita. Lentamente svuotata. Libera.
Un libro da leggere, viste le premesse! C’è chi cerca la fonte dell’eterna gioventù ma senza gioia quale vita vale davvero la pena vivere? Buon Natale
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Ogni libro va letto al momento giusto. I libri si fanno trovare per rivelarci qualcosa di noi. Questo libro ha trovato me. E si, senza gioia che gusto c’è? Buona serata
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