La bellezza di oggi sta nella notizia di un parto andato bene. Mamma e bimbo stanno bene. Lei è stanca ma felice. Lui si chiama Michele. Inutile dirlo, è bellissimo.
Quando lei era piccola chiese a sua madre “mamma, dimmi la verità, io stavo nella pancia di lalla quando sono nata!” Un dubbio che le nasceva dal forte amore che io provavo per lei e che lei sentiva bene. Ho trascorso ore bellissime in sua compagnia. Intelligente e ironica. In un certo senso mi sento nonna, per la seconda volta (Michele ha una sorellina). Mi sento nonna e non lo sono e non li vivo, non insegno loro nulla. Siamo lontani.
Sono felice e sono triste. È un momento di sottile sublimità. Gioiosa e nostalgica, con gli occhi umidi e il sorriso sulle labbra.
Sono due bambini fortunati perché lei e speciale e mi illudo che nella dolcezza con cui insegna loro a crescere ci sia un po’ dell’amore che io ho donato a lei.
E allora si festeggia con un bel gelato e un film romantico per lasciar scendere le lacrime consolandosi un po’. Domani è un altro giorno.