
Attratta dal blu.
Blu naturale o innaturale.
Blu metaforico e/o terapeutico.
Blu

In tutte le sue sfumature.
Attratta dal blu.
Blu naturale o innaturale.
Blu metaforico e/o terapeutico.
Blu
In tutte le sue sfumature.
Quanti oggetti sfuggono alla mia attenzione?
Oggi uno di meno. Uno specchio posto in una collocazione insolita mi rimanda l’immagine della calma autunnale, uguale a se stessa mentre l’umanità impazzisce.
Amore no,
non posso restare
a guardare te
che disperdi la mia linfa vitale.
Non ho radici.
Lo sapevi?
Amore no,
non sarà facile abbandonare
l’illusione d’amore.
Io scelgo la verità.
Amore no,
no, no, no.
C’è chi viene tra gli ulivi a confrontarsi con la materia e la forza di gravità.
Non è solo un gioco quello di mettere in equilibrio delle pietre.
È un esercizio mentale.
Non so chi sia, per ora. Sono maledettamente curiosa però.
Panta rei.
Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperdere si raccoglie, viene e va. Eraclito
Il divenire.
Vorrei avere qui nel bosco l’I Ching.
Ho l’app. Chiedo come propiziare il cambiamento.
Mi da 38 e 58. Leggo K’uei e Tui
La contrapposizione. Troppi malintesi e incomprensioni. C’è una persona fidata, andategli incontro.
Il lago ripetuto. La forza interiore è la vostra serenità. Occorre cercare di restare sempre gentili sopratutto nelle situazioni più difficili. Le cose belle e anche quelle brutte, si riescono a trasmettere meglio tramite la gentilezza.
E ora lascio scorrere.
Essere accolti da una scultura di Igor Mitoraj è un ottimo inizio.
E io l’ho osservata a lungo perché Mitoraj mi emoziona.
Mi guardo intorno ed è tutto piacevole ma da subito sono stata attratta dai cipressi secolari disposti in cerchio dietro le vasche.
Gli alberi sono opere d’arte viventi.
E ne ho trovato un altro, eccezionale.
E me ne sono innamorata.
Per info serie su Villa d’Este di Tivoli consultate Wikipedia, grazie.
Grazie ad Ilaria che mi ha invitata a visitare questo luogo dove ritornare insieme al bellissimo Tobi che vi presento subito
Al mattino il mio sguardo segue il volo dei rondoni.
Un rondone curioso quanto Jonathan Livingston vola sopra di me di tanto in tanto.
Io resto immobile e aspetto che si abituino alla mia presenza.
In sintesi
Arriva tra me mie mani un ficus ginseng pachira innestato e trascurato.
È un regalo gradito. Mi somiglia.
Ha radici acquisite e una fragilità innata.
Radici e ramo sembrano alleati collaborativi . Di certo sul monte Fuji sarebbe stata un’altra vita, e invece gli tocca restare piccolo in Italia.
Già lo amo questo strano essere dalla storia complicata.
Ribadisco, mi somiglia. Io l’alba dalla vetta del monte Fuji vorrei vederla almeno una volta nella vita.
Sono quasi certa che resterà un sogno, mio e suo.
Questa storia meriterebbe almeno 500 parole in più ma stasera non ne ho. Mi metto a dormire per sognare il monte Fuji e i paesaggi di Hiroshige.
Riflessi, zanzare e natura morta
Non posso restare indifferente di fronte a questa placida decadenza.
Sospendo il giudizio per non cristallizzare le emozioni che affiorano lente e inesorabili.
C’è della bellezza anche qui, mi tocca ammetterlo.
La palette dei colori è strepitosa.
Quei due alberi stanno lì nel mezzo del fragore delle cascate a godere del sole. Affaticati viandanti li possono osservare dall’alto e poi dal basso senza poterli toccare. Hanno catturato la mia attenzione quasi più del fico che sta poco più su.
Avrei voluto nascondermi tra i suoi rami a godere del fresco che arriva dalla grotta di Nettuno lì sulla sinistra.
Ho incontrato figure scolpite dal tempo scoprendo di potermi innamorare molte volte in un’ora
Ho visto forme morbide addomesticate dall’acqua
e un imprevedibile pezzo d’arte degno di un museo d’arte contemporanea
Il giardino impossibile.
Ero al ParcoVilla Gregoriana di Tivoli ieri e questo è parte di ciò che visto. In rete troverete facilmente foto più descrittive e accurate delle mie e vi invito a cercarle.
È un percorso straordinario gestito dal FAI.
Torno presto, è una promessa.