
C’è una sensazione comune tra chi cammina per la città ed è di surrealtà.
Se provate altro scrivetelo nei commenti, grazie.
Foto scattata alle 12:43.

C’è una sensazione comune tra chi cammina per la città ed è di surrealtà.
Se provate altro scrivetelo nei commenti, grazie.
Foto scattata alle 12:43.
Attratta dal blu.
Blu naturale o innaturale.
Blu metaforico e/o terapeutico.
Blu
In tutte le sue sfumature.
Senza parole.
La stasi è pervasiva e i luoghi in cui il tempo si è fermato diventano un monito. Ecco cosa resterà di te se non ricomincerai a vivere. Adesso ripara, spolvera, riordina e progetta il tuo domani.
Quanti oggetti sfuggono alla mia attenzione?
Oggi uno di meno. Uno specchio posto in una collocazione insolita mi rimanda l’immagine della calma autunnale, uguale a se stessa mentre l’umanità impazzisce.
Buon compleanno.
I miei ricordi si sovrappongono uno all’altro. Sono blu e a tratti un po’ sbiaditi. Le nostre sensibilità troppo prudenti e quella connessione metafisica mai approfondita hanno creato uno spazio inviolabile dentro di me. Nulla è pari a quell’emozione. Ovunque io sia, il sentir pronunciare questa data apre d’incanto la mia stanza segreta. Sono lì adesso e queste sono le pareti che ho pensato per te. Auguri Ghiu!
Quel che resta di un poster
Il tempo del Vecchio West non finisce mai. C’è sempre gente pronta a puntare il dito per motivi diversi. La caccia alle streghe e similia.
E poi ci sono io che punto il dito per dire altro:
Hei tu, diamante grezzo, conosciti, cresci, non giudicare, accogli, cambia, sorridi ogni volta che scorgi il tuo volto in uno specchio, soffri, cerca, ascolta il battito del tuo cuore, resisti, abbandonati, respira, parlami.
Tu, sorprenditi!
È il mio primo discorso solitario al mattino
“ecco, sei pronta. Adesso accendo il gas e darai il meglio di te come sempre.
Ecco arrivooo, non borbottare, ho sentito. Corro.
Uhm che profumino! Sei la mia certezza!
Grazie, ora ti onoreró non lasciando nemmeno un goccio di caffè. “
Breve, storia di singletudine.
Uscire dalla luce
Sono Luce
Uscire dalle mie certezze
Mi sono chiesta per anni in modo ossessivo “chi sono?”.
Oggi credo che sia una domanda insensata.
Il mio viso si apre in un sorriso.
Respiro e continuo a sorridere.
Vado