L
È la lettera del librarsi e liberarsi, della lucidità davanti al dolore.
È il liquido allontanarsi del linguaggio verso la lingua dei folli che ci slega.
È la lettera letta lentamente dall’inizio alla fine.
A
È la lettera dello stupore, la vocale che fa schiudere le labbra.
Quella del respiro e del sollievo.
Così araldica. Una torre sbarrata, un triangolo dalla base vuota.
Di Antonella Anedda da Il catalogo della gioia. Ed. Donzelli Poesia
Sono Lalla e dunque mi libro e respiro il lucido sollievo dal dolore, slegata e stupita. Lentamente svuotata. Libera.