Forse mi piacerebbe fosse un vero tatuaggio.
È una sintesi esatta di ciò che penso della mia vita di oggi.

Forse mi piacerebbe fosse un vero tatuaggio.
È una sintesi esatta di ciò che penso della mia vita di oggi.
La mia mente è satura di immagini di tessiture, di fili di cotone, di lana, di emozioni.
Le linee si rincorrono, si allontanano e si intrecciano. Sono storie che si dipanano dal gomitolo delle possibilità per trovare un senso sulla tela.
Voglio scrivere queste storie senza più pudore, senza paura del giudizio. Voglio tessere le emozioni e i sentimenti che coltivo, voglio dare voce alle parole che mi appartengono e che proteggo dalla ferocia del mondo. È un manifesto senza un progetto definito. È un desiderio, è un bisogno, è una gioia.
Vincerò ogni paura. Ce la farò.
Il mio personale concetto di journaling.
Ho usato il numero di Exibart di gennaio/marzo.