In chiesa

Santa Maria Addolorata . Piazza Buenos Aires, Roma.

È una chiesa giovane , edificata nel 1930.

Il concerto di organo e voce è stato molto bello.

Le artiste

Scatto frettoloso . Non ho foto interessanti dei presenti al concerto. Non riuscivo a catturare la loro attenzione. Si sottraevano alla mia fotocamera, al mio sguardo. Succede spesso e non mi capacito di questa mia mancanza di carisma sugli adulti. Ma questo accade e non so se voglio cambiare. Mi sono messa a canto al fotografo ufficiale col suo cellulare in mano. Ecco cosa ho rubato.

Le calle e l’acquedotto

Calle

Orecchie protese ad interpretare i messaggi portati dal vento.

Protendo il mio orecchio destro alla ricerca del mio nome urlato dal passato, chiudo il sinistro per concentrarmi al meglio.

Mi affido ai ricordi per sentire un fremito lungo la schiena.

Questo presente è un vento muto e freddo.

Foto di repertorio

Aprile 2009 una bella giornata calda. Era il 13 ed era pasquetta.
Ho camminato tra i turisti per tutto centro da san Giovanni in Laterano fino al laghetto di Villa Borghese.
Ho percorso la scalinata in fretta per raggiungere la chiesa e guardare Via dei Condotti dall’alto. Eccola per voi. È uno scatto frettoloso come mia pessima abitudine. Non sono mai riuscita ad aspettare il momento migliore per scattare una foto o soffermata a trovare le parole giuste per dire qualcosa. Lo faccio e basta.
Avrei voluto essere una turista nella mia città anche quest’anno. Sfiorare migliaia di persone sconosciute che camminano col naso all’insù per le bellezze da guardare o collo sguardo nelle vetrine dei negozi sempre più scintillanti e accattivanti. Gente assorta con un gelato in mano e il sorriso appena accennato.
Sarebbe bello che qualcuno si riconoscesse in questo scatto.
È ora di alzarsi adesso, c’è molto da fare per sopportare la quarantena in solitudine. Buona giornata.

Ricordo

Era il 24 marzo 2016.
Ho camminato molto quel giorno. Mi piace sentirmi una turista nella mia città. Cammino e osservo. Sguardi meravigliati e sguardi disattenti sotto lo stesso cielo.
C’era un cielo inquieto in quel primo pomeriggio di marzo e molti passi si fecero veloci in pochi istanti.
Io, lo ricordo bene, ero felice che arrivasse il temporale; amo quell’energia dirompente che si prepara a dare il meglio di sé.
Il temporale è una promessa di cambiamento. E io mi fido delle nuvole.

Via dei banchi vecchi

Faccio una passeggiata in centro e la street art cattura il mio sguardo affamato. Attraverso campo dei fiori lentamente, andare a zigzag per i vicoli è una mia specialità.

Ecco a destra incontro la bellezza. Eccola per voi

Un angolo romantico. In teoria.

Roma non è un solo un luogo sorprendente. Roma è un’esperienza d’arte continua.