Faccio dei selfie. Non mi pubblicherò ovviamente. Prendo consapevolezza della mia immagine.
Adeguo l’età anagrafica alla percezione visiva e il mondo cambia.
Cambia si.
Mi metto ad osservare. Ciao. Io vado.
Faccio dei selfie. Non mi pubblicherò ovviamente. Prendo consapevolezza della mia immagine.
Adeguo l’età anagrafica alla percezione visiva e il mondo cambia.
Cambia si.
Mi metto ad osservare. Ciao. Io vado.
Ara Pacis. Nel riflesso io ci sono quindi possiamo definire questo scatto un selfie.
2016 . 14 Giugno. H 17:34
Buon compleanno.
I miei ricordi si sovrappongono uno all’altro. Sono blu e a tratti un po’ sbiaditi. Le nostre sensibilità troppo prudenti e quella connessione metafisica mai approfondita hanno creato uno spazio inviolabile dentro di me. Nulla è pari a quell’emozione. Ovunque io sia, il sentir pronunciare questa data apre d’incanto la mia stanza segreta. Sono lì adesso e queste sono le pareti che ho pensato per te. Auguri Ghiu!
Più bella cosa di ME. Mi sono sorpresa a cantare questo testo modificando una sola lettera e ho scoperto che è un testo potentissimo per urlare l’amore per se stessi. Ancora sorrido. Mi voglio bene, finalmente. Canta con me per te adesso !
Testo della canzone di Eros Ramazzotti.
Com’è cominciata io non saprei
La storia infinita con te
Che sei diventata la mia lei
Di tutta una vita per me. Ci vuole passione con te
E un briciolo di pazzia
Ci vuole pensiero perciò
Lavoro di fantasia. Ricordi la volta che ti cantai
Fu subito un brivido sì
Ti dico una cosa se non la sai
Per me vale ancora così. Ci vuole passione con te
Non deve mancare mai
Ci vuole mestiere perché
Lavoro di cuore lo sai. Cantare d’amore non basta mai
Ne servirà di più
Per dirtelo ancora per dirti che
Più bella cosa non c’è
Più bella cosa di te
Unica come sei
Immensa quando vuoi
Grazie di esistere. Com’è che non passa con gli anni miei
La voglia infinita di te
Cos’è quel mistero che ancora sei
Che porto qui dentro di me. Saranno i momenti che ho
Quegli attimi che mi dai
Saranno parole però…Fonte: LyricFind
Questo è “Io”. La mia essenza, il mio cuore, il mio groviglio sferico
di nodi stretti protetti da una rete di emozioni avviluppate su sé stesse.
È un nido, un utero, un autoritratto, un’urgenza.
video del nido di pochi secondi
L.
L
È la lettera del librarsi e liberarsi, della lucidità davanti al dolore.
È il liquido allontanarsi del linguaggio verso la lingua dei folli che ci slega.
È la lettera letta lentamente dall’inizio alla fine.
A
È la lettera dello stupore, la vocale che fa schiudere le labbra.
Quella del respiro e del sollievo.
Così araldica. Una torre sbarrata, un triangolo dalla base vuota.
Di Antonella Anedda da Il catalogo della gioia. Ed. Donzelli Poesia
Sono Lalla e dunque mi libro e respiro il lucido sollievo dal dolore, slegata e stupita. Lentamente svuotata. Libera.
Sto senza pensieri visto che non so dove metterli.
Un autoritratto perfetto.
E poi non dite che non faccio mai selfies!
Evviva! Evviva!
Un gioco infantile per ridere di sé fa aumentare il buonumore a dismisura. Provateci!