Sguardi_16

Il vento porta le onde ad infrangersi sulle sensazioni segrete di una vecchia ragazza . L’odore del Tirreno non è paragonabile all’Adriatico ma è un dettaglio. La meravigliosa sensazione del calore del sole del tramonto sulla pelle rinfrescata dall’ultimo bagno del giorno è la stessa ovunque. Tra la promessa di una doccia rigenerante e il desiderio di restare in spiaggia fino a notte fonda si resta in bilico piacevolmente.

Quante volte è successo? Quante volte vorrei che succedesse ancora?

Sguardo interiore .

Sguardi-14

Circondata da una intensa aura dorata suona il daf con gli occhi chiusi. Totalmente partecipe delle vibrazioni che sta creando, la figlia del sole esprime se stessa senza riserve.

Tra spezie, ricordi, progetti, incensi, maestri lontani e maestri vicini, iran, italia, armenia, india, e una parola ripetuta con slancio Amore amore amore per tutti. (Sintesi non esaustiva di un incontro arricchente.)

Sguardi_13

Ho acceso il telefono per ascoltare Pontiggia su radio Rai in le Conversazioni sullo scrivere. Voglio riempire i miei occhi di parole. Voglio dare forma ai suoni. Voglio. Scelgo. Resto diligentemente a casa, mi metto al sole con gli occhi chiusi e ascolto.

Sguardi-9

Osserva il mio naso: troppo lungo

Osserva i miei capelli: troppo naturali

Osserva i miei abiti : troppo sportivi

Osserva i miei oli essenziali : sono troppi anche loro

Osserva la casa : troppo grande

Osserva gli oggetti : troppe cose, ma che ci devo fare?

In conclusione sono troppo strana.

Ebbene sì sono troppo strana per chi non mi riconosce come una persona speciale. E un po’ mi dispiace di non piacergli così come sono (colpa di quella ipersensibilità che mi caratterizza).

Vivo nel mondo delle fate, pare, che sia troppo anche questo?

Sguardi-8

Nisida è un’isola e nessuno lo sa.

Bennato canta sotto il mio sguardo che si satura di ricordi in un secondo. Resto presente. Oggi ho nuotato. Anche il nuotare mi ha saturato di ricordi. È una giornata proustiana.La sua voce è nelle notti insonni di adolescente profumate di salsedine e di alghe. È in una pizzeria affollata e lui è, a due coperti da me, taciturno.Ogni favola è un gioco ed è vera soltanto a metà. Ogni cosa ha un suo prezzo e nessuno sa quanto costa la mia libertà.Lui non canta la mia preferita ma non importa,io sono coi ricordi a Napoli e sono tutto ciò che ho voluto dimenticare. Io non so parlare d’amore, ma so che quando tu mi stringi le mani forte vorrei che il tempo si fermasse intorno a noi. Una settimana un giorno. Sensazioni che affollano la mente, sensazioni dolci, fatte di parole, baci, fatte di suoni. Bennato Edoardo, mi confondo e lo chiamo Eugenio. Un lapsus. Eugenio ah ecco…altri ricordi. Torno presente ed è tutta colpa di Peter Pan. È la colonna sonora di un vecchio film che vedi quando fuori piove e non hai genio di pazziare. Ecco il telecomando sintonizzo sull’oggi e Nisida resterà un’isola nonostante pochi sappiano della sua esistenza.